L’intero territorio di Lotzorai è attraversato da due fiumi, il Rio Girasole e il Pramaera, proprio come una “piccola Mesopotamia”, come accenna qualche turista affascinato da questi luoghi. La fertilità della terra, grazie ai due corsi d’acqua che da millenni scorrono intorno all’abitato, si può capire già con un colpo d’occhio intorno all’agglomerato di case: piccoli appezzamenti di terra, agrumeti e oliveti si alternano all’orticola o a campi coltivati a foraggio. Rettangoli variopinti che aumentano di dimensione man mano che ci si spinge verso le colline dell’entroterra.
Come tutti i comuni ogliastrini anche in questa vallata le pecore hanno spazio per i loro pascoli. Bio, ecosostenibilità, o filiera corta, parole tanto in voga in questi ultimi anni, qui esistono da sempre. Per abitudine, necessità e scelta. Il formaggio prodotto nel caseificio locale è ricavato dalle pecore che pascolano a poca distanza da esso. Gli stessi ovini sono alimentati, quanto più possibile, con mais e foraggio locale. Anche le olive percorrono poca strada per raggiungere l’unico frantoio presente nell’abitato. La varietà di miele prodotto in loco conferma le tante specie botaniche presenti nelle campagne e colline del territorio: asfodelo, corbezzolo, cardo, timo, e poi carrubo, eucalipto fino al raro e delicato camedrio. Anche le vigne, molte delle quali tenute per passione tramandata di padre in figlio, producono dell’ottimo vino. Numerose esposizioni di frutta e orticola locale, sistemate lungo le strade in prossimità dell’ingresso dei terreni coltivati, vendono solo ciò che è coltivato a pochi metri di distanza. Spesso dietro a tanti di questi alimenti non ci sono grandi brand a dare certificazioni sulla loro ecosostenibilità. Qui chi produce e lavora confida nella sensibilità del visitatore, che potrà valutare e toccare con mano quanto tutta la filiera sia biologica, abbatta i consumi energetici anche se spesso a scapito di quantitativi di produzione ingenti.
La produzione locale è riproposta e esaltata nei piatti tipici. Non ci dilunghiamo sui tanti nomi di ricette arcinote della cucina sarda e ogliastrina. Tutti i primi piatti più famosi, gli arrosti di carne e pesce, i pani, i dolci, sono ben proposti da tutte le attività gastronomiche. Può bastare solamente un buon formaggio con sopra del miele, un pezzo di pane e un buon bicchiere di rosso per apprezzare la genuinità e bontà del nostro mangiare e bere. Piacere che, quando sarete qui, per arrivare a Voi ha fatto solo pochi passi.